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Chirurgia plastica

Risultati estetici naturali ed armonici

In linea generale, esistono due categorie di pazienti di Chirurgia Ricostruttiva: i soggetti con anomalie congenite, e quelli con anomalie acquisite a seguito di incidenti, infezioni, malattie, invecchiamento. Alcuni esempi comuni di anomalie congenite sono rappresentati dalle deformità del palato o dal labbro leporino, lo sviluppo anomalo del seno. I postumi di un’ustione, le lacerazioni, i traumi provocati da un incidente o i problemi legati all’invecchiamento sono invece considerati anomalie acquisite. Fanno parte di questa classe, a titolo di esempio, le palpebre superiori così cadenti da impedire una corretta visione, uno sguardo reso asimmetrico da una paresi, una dimensione esagerata dei seni dovuta a cambiamenti ormonali o malattia, e così via.

In Chirurgia Ricostruttiva il chirurgo plastico deve ottenere un risultato estetico, naturale ed armonico fondendo conoscenze e abilità manuali ad un senso creativo artistico.

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Da sapere

La chirurgia ricostruttiva è molto utilizzata nel trattamento delle ferite mediante varie tecniche.

 

La chiusura diretta di una ferita è effettuata solitamente sulle ferite superficiali che hanno bordi diritti e ben delineati, per esempio un semplice taglio.
La massima attenzione è ovviamente prestata al risultato estetico. In ferite estese la chiusura diretta è impossibile, e si rende necessario l’innesto della pelle.
Si tratta di prelevare una zona di pelle sana da una parte del corpo non compromessa (sito donatore) per trapiantarla nel sito dove la pelle è mancante o danneggiata
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